Cina: nuovo coronavirus 2019-nCoV

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia di Hubei nella Cina centrale. La maggior parte dei casi ha mostrato un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, un mercato ittico e di altri animali vivi.

Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito l’identificazione come agente causale, di un nuovo virus, un coronavirus, facente parte della famiglia dei virus responsabili del comune raffreddore, ma anche della SARS e della MERS. Il nuovo virus è stato chiamato 2019-nCoV e la sequenza genomica è stata identificata e resa pubblica.

I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.

Al 23 gennaio 2020 secondo quanto riportato dall’ECDC, i casi confermati in laboratorio sono 448, la maggior parte nell’area di Wuhan (tra i quali si sono verificate 9 morti), ma sono stati identificati anche casi importati in Tailandia, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti.

Le autorità cinesi e l’OMS hanno confermato la trasmissione da persona a persona, ma maggiori informazioni sono necessarie per valutare nel dettaglio questa modalità di diffusione. Si sono verificati casi anche tra il personale sanitario. Il serbatoio dell’infezione resta ad oggi sconosciuto e per questo motivo il rischio di contrarre l’infezione per i viaggiatori nell’area di Wuhan aventi contatti stretti con soggetti sintomatici è considerato moderato. Di conseguenza risulta essere moderato anche il rischio di introduzione del virus negli altri paesi, compresa l’Unione Europea.

Le autorità cinesi hanno informato l’OMS di aver applicato le seguenti misure di sanità pubblica:

  • sono stati identificati e sottoposti a follow-up i contatti stretti, inclusi gli operatori sanitari;
  • la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva dei casi ed è stata completata l’indagine retrospettiva dell’attuale cluster di pazienti;
  • il mercato ittico all’ingrosso di Huanan è stato temporaneamente chiuso e sono state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione;
  • sono state implementate attività di comunicazione del rischio per aumentare la consapevolezza e l’adozione di misure di auto-protezione.

In Italia, ad oggi, non si sono verificati casi, ed è stata attivata una rete di sorveglianza. La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC.

L’aeroporto di Roma Fiumicino ha tre voli diretti con Wuhan, e numerosi voli non diretti, il cui traffico di passeggeri dovrebbe aumentare in occasione del capodanno cinese. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (RSI), presso l’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria, gestita dall’USMAF SASN, per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. È in corso di rafforzamento la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan (e di ogni altro volo con segnalati casi sospetti di 2019-nCoV). A partire dal 23 gennaio 2020, i passeggeri in arrivo con questi voli saranno sottoposti in aeroporto al controllo della temperatura corporea tramite scanner. I casi eventualmente positivi potranno subire ulteriori controlli ed eventualmente verranno posti in isolamento, con attivazione della sorveglianza per gli altri passeggeri a rischio. È prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso dei passeggeri, una volta sbarcati.

Al fine di coordinare gli interventi nel nostro paese, è stata inoltre attivata, dal Ministero della Salute, una task force composta dalla Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall’Istituto Superiore di Sanità, dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma, dall’Usmaf, dall’AIFA, dall’Agenas e dal Consigliere diplomatico.

Il Ministero della Salute ha emanato una circolare con i criteri e le modalità di segnalazione dei casi di infezione da 2019-nCoV, condivisi con il DMI dell’Istituto Superiore di Sanità e le indicazioni per la gestione di eventuali casi. Ha inoltre fornito le indicazioni per i viaggiatori che si rechino nell’area di Wuhan, tra le quali:

  • vaccinarsi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza;
  • valutare la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari;
  • evitare il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  • lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate;
  • evitare di visitare mercati ittici o di animali vivi;
  • evitare il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti;
  • i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta devono rispettare l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani.

 

Per ulteriori informazioni:

  • Ministero della Salute:

http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4015

  • World Health Organizzation:

https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019

  • European Centre for Disease Prevention and Control, ECDC:

https://www.ecdc.europa.eu/en/novel-coronavirus-china

  • Centers for Disease Control and Prevention, CDC:

https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/index.html