Namibia

INFORMAZIONI DEMOGRAFICHE

 

Superficie: 824.292 kmq      

Abitanti: 2.533.790

Fusi orari: lo stesso dell’Italia

Lingua ufficiale: inglese

Moneta: dollaro della Namibia NAD

Tasso di analfabetismo: 10%

Religione: protestanti 52%, cattolici 16%, altri cristiani 7%, anglicani 5%, altre religioni 10%

Mortalità infantile: 45/1000

RISCHI BIOLOGICI PER LA SALUTE

Una elevata muraglia rocciosa separa il deserto costiero del Namib, largo dai 150 ai 300 chilometri, dagli altopiani ad est che occupano i 4/5 del territorio e si abbassano dolcemente verso la conca del Kalahari. Il clima è caldo e desertico, le piogge sono rare.

La Namibia è un Paese molto arido. Tale aridità è mitigata dalle piogge estive (novembre-marzo). Le calde temperature durante l’estate sono rese gradevoli a Windhoek dall’altitudine e dalla corrente fredda marina del Benguela. In particolare nei mesi caldi (giugno-agosto) vi è un’ampia escursione termica con temperature che vanno da +24°C durante il giorno a 0°C dopo il tramonto. La Namibia, pur collocandosi sullo stesso fuso orario dell’Italia, si trova nell’emisfero sud e pertanto le stagioni sono opposte rispetto a quelle italiane. Con 2.5 abitanti per chilometro quadrato è lo stato meno densamente popolato dell’Africa.

Il rischio di malaria, (trasmessa dal tramonto all’alba da zanzara Anopheles) esiste da novembre a maggio-giugno nelle regioni settentrionali e tutto l’anno lungo i fiumi Okavango e Kunene. In queste zone è raccomandata la chemioprofilassi. E’ presente la dengue (trasmessa da zanzare Aedes). E’ presente la schistosomiasi, una malattia parassitaria (favorita dal contatto della pelle integra con le acque dolci), occorre evitare di guadare fiumi senza calzature e bagnarsi in acque fluviali.

Tra le malattie trasmesse da alimenti o bevande contaminati: l’epatite A, la febbre tifoide, la diarrea del viaggiatore.

E’ presente la rabbia trasmessa dal morso o graffiatura di animali selvatici (cani randagi, scimmie, pipistrelli).

Nella capitale le strutture medico-ospedaliere private e la reperibilità dei farmaci sono buone. In caso di particolare necessità si può ricorrere alle strutture sanitarie del Sud Africa.

VACCINAZIONI

Assicurarsi di aver eseguito tutte le vaccinazioni di routine, in particolare Morbillo-Parotite-Rosolia-Varicella.

Febbre gialla, il certificato di vaccinazione è richiesto ai viaggiatori di età superiore a 9 mesi provenienti da zone infette o che hanno transitato per almeno 12 ore in un aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione. Vaccinazione non raccomandata.

Difterite-Tetano-Pertosse

Epatite A

Epatite B

Febbre tifoide

Rabbia

INFO MALARIA

Profilassi raccomandata: si, solamente nelle regioni settentrionali e lungo i fiumi Okavango e Kunene.

E’ raccomandato l’uso di repellenti e zanzariere per evitare le punture di insetti.

COSA PORTARE IN VALIGIA

Kit di primo soccorso con disinfettante, cerotti, termometro, integratori multi-vitaminici, fermenti lattici, antipiretici, antidolorifici, antibiotici, e medicine per disturbi intestinali, creme solari ad alta protezione, repellenti contro le punture degli insetti (controllate che ci sia scritto “zanzare tropicali” sulla confezione), salviette/gel disinfettanti, preservativi, un adattatore universale per le spine elettriche, torcia elettrica e batterie di scorta, fotocopia del passaporto.

COMPORTAMENTI RACCOMANDATI
  • Rivolgersi agli ambulatori delle ASL per praticare per tempo le vaccinazioni raccomandate ed avere i consigli utili al viaggio.
  • Portare dei farmaci e del materiale di primo soccorso.
  • È necessario assumere farmaci antimalarici come da prescrizione, prevenire la puntura di insetti con zanzariere e repellenti.
  • Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua ed alimenti per prevenire la diarrea del viaggiatore.
  • Fare attenzione alle malattie a trasmissione sessuale: AIDS, epatite A-B-C-D, gonorrea, sifilide, scabbia, ecc. Proteggersi sempre con il preservativo in caso di rapporti sessuali occasionali. Evitare interventi di agopuntura, piercing, e i tatuaggi.
  • Prudenza nei contatti con gli animali selvatici. Indispensabile trattamento post morsicatura con immunoglobuline e vaccino antirabbico.
  • Sono possibili forti escursioni climatiche.
  • Non trascurare le problematiche dell’esposizione alle radiazioni solari.
  • Evitare la balneazione nelle acque di fiumi o di bacini stagnanti in quanto a rischio di infezione parassitaria.
  • Al ritorno dal viaggio, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono.

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