Nepal

INFORMAZIONI DEMOGRAFICHE

Capitale: Katmandu (altitudine: 1300 m)

Superficie: 147.181 kmq

Abitanti: 29.305.000

Fusi orari: + 4.5 rispetto all’Italia

Lingua ufficiale: nepalese

Moneta: rupia nepalese NPR

Tasso di analfabetismo: 43%

Religione: induisti 86%, buddisti 7%, musulmani 4%, altre religioni 3%

Mortalità infantile: 38/1000

RISCHI BIOLOGICI PER LA SALUTE

E’ uno stato montuoso nel cuore dell’Himalaya. Il clima è secco e soleggiato.  Nelle valli dell’Himalaya la temperatura in inverno scende sotto lo zero. Al sud vi sono pianure coperte di foreste ed il clima è sub tropicale. I monsoni interessano tutto il paese tra luglio e ottobre.  Clima tropicale caldo nelle regioni meridionali (Piana del Terai); sub-tropicale moderato nelle regioni collinari centrali (Kathmandu, Pokhara); alpino nelle zone a settentrione, più elevate; sub-artico, da tundra, nelle zone di alta montagna. Le temperature variano da quelle molto calde delle pianure a quelle estremamente rigide delle montagne. Le precipitazioni monsoniche vanno da giugno a settembre con piogge giornaliere molto intense che costituiscono l’elemento climatico dominante.

Il rischio di malaria (trasmessa da zanzara Anopheles che punge dal tramonto all’alba) esiste tutto l’anno nelle zone rurali dei distretti del Terai (ivi comprese colline boschive e zone con foreste): Bara, Dhanukha, Kapilvastu, Mahotari, Parsa, Rautahat, Rupendehi, Sarlahi e specialmente lungo la frontiera con l’India. Non c’è trasmissione sopra i 2000 metri, a Katmandu, Pokhara e lungo i percorsi di trekking. Sono presenti la dengue e l’encefalite giapponese, trasmesse dalle zanzare. E’ presente la rabbia trasmessa dal morso o graffiatura di animali selvatici (cani randagi, scimmie, pipistrelli). Indispensabile trattamento post morsicatura con immunoglobuline e vaccino.

Tra le malattie trasmesse da alimenti o bevande contaminati: l’epatite A, la febbre tifoide, l’amebiasi, la diarrea del viaggiatore. C’è il rischio della malattia da altitudine.

La situazione sanitaria, sia per l’assistenza che per le condizioni igieniche, è estremamente precaria in tutto il Paese, inclusa la capitale Kathmandu. In particolare a coloro che intendano effettuare trekking od escursioni in alta montagna, si segnala la completa assenza in Nepal di strutture di salvataggio e recupero dispersi di una qualche affidabilità.

VACCINAZIONI

Assicurarsi di aver eseguito tutte le vaccinazioni di routine, in particolare Morbillo-Parotite-Rosolia-Varicella.

Febbre gialla, il certificato di vaccinazione è richiesto ai viaggiatori di età superiore a un anno provenienti da zone infette o che hanno transitato per almeno 12 ore in un aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione. Vaccinazione non raccomandata.

Difterite-Tetano-Pertosse-poliomielite

Epatite A

Epatite B

Febbre tifoide

Encefalite giapponese

Rabbia

INFO MALARIA

Profilassi raccomandata: no, nella regione del Terai è raccomandato lo SBET (Stand By Emergency Treatment)

E’ raccomandato l’uso di repellenti e zanzariere per evitare le punture di insetti.

COSA PORTARE IN VALIGIA

Kit di primo soccorso con disinfettante, cerotti, termometro, integratori multi-vitaminici, fermenti lattici, antipiretici, antidolorifici, antibiotici, e medicine per disturbi intestinali, creme solari ad alta protezione, repellenti contro le punture degli insetti (controllate che ci sia scritto “zanzare tropicali” sulla confezione), salviette/gel disinfettanti, preservativi, un adattatore universale per le spine elettriche, torcia elettrica e batterie di scorta, fotocopia del passaporto.

COMPORTAMENTI RACCOMANDATI
  • Rivolgersi agli ambulatori delle ASL per praticare per tempo le vaccinazioni raccomandate ed avere i consigli utili al viaggio.
  • Portare dei farmaci e del materiale di primo soccorso.
  • È necessario assumere farmaci antimalarici come da prescrizione, prevenire la puntura di insetti con zanzariere e repellenti.
  • Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua ed alimenti per prevenire la diarrea del viaggiatore. Non utilizzare il ghiaccio.
  • Lavarsi le mani frequentemente, sempre dopo aver usato la toilette e prima di mangiare.
  • Fare attenzione alle malattie a trasmissione sessuale: AIDS, epatite A-B-C-D, gonorrea, sifilide, scabbia, ecc. Proteggersi sempre con il preservativo in caso di rapporti sessuali occasionali. Evitare interventi di agopuntura, piercing, e i tatuaggi.
  • Sono possibili forti escursioni climatiche.
  • Non trascurare le problematiche dell’altitudine e dell’esposizione alle radiazioni solari. Evitare bruschi cambiamenti di quota: ai primi segni scendere di quota e risalire gradualmente in 2-3 giorni.
  • In caso di stati febbrili si consiglia di non assumere aspirina o prodotti derivati (controindicati in caso di dengue) senza aver prima consultato un medico o l’ospedale al riguardo. 
  • Prudenza nei contatti con gli animali selvatici. Indispensabile trattamento post morsicatura con immunoglobuline e vaccino antirabbico.
  • Al ritorno dal viaggio, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono.

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