Poliovirus derivato da vaccino: l’importanza della vaccinazione per i viaggiatori.

Il 17 marzo 2023, i Ministeri della Salute dell’Indonesia e del Burundi hanno riportato alla comunità scientifica internazionale la presenza di 2 casi di paralisi flaccida acuta (PFA) dovuta al poliovirus derivato da vaccino (cVDPV2). Il virus è stato trovato in bambini non vaccinati con alcuna dose di vaccino antipolio rispettivamente nelle province di West Java e Bujumbura.

Il vaccino anti-polio orale (OPV) contiene una forma viva e attenuata di poliovirus che in rare occasioni, quando si replica nel tratto gastrointestinale, muta geneticamente e può diffondersi in comunità che presentano tassi di copertura vaccinale sub-ottimali e carenti condizioni igienico-sanitarie, provocando una paralisi come il virus selvaggio e pertanto viene definito come “poliovirus derivato da vaccino” (VDPV).

Per classificare un VDPV come poliovirus derivato da vaccino “circolante” di tipo 2 (cVDPV2) sono necessari 4 criteri: la rilevazione di VDPV in almeno due fonti diverse e ad almeno due mesi di distanza, che vi sia una correlazione genetica tra questi e che sia dimostrata la trasmissione in comunità.

I casi di cVDPV2 segnalati sono i primi collegati al nuovo vaccino antipolio orale di tipo 2 (nOPV2) lanciato nel marzo 2021. Nonostante ciò, le prove disponibili dimostrano che nOPV2 ha un rischio significativamente inferiore di mutare in una forma in grado di causare paralisi rispetto al vaccino antipolio orale monovalente di tipo 2 (mOPV2).
L’organizzazione mondiale della sanità (OMS) non ha imposto restrizioni al commercio o ai viaggi nelle zone interessate, ma raccomanda fortemente ai viaggiatori di essere completamente vaccinati contro la poliomielite.

Fonte:
https://www.who.int/emergencies/disease-outbreak-news/item/2023-DON457

A cura della redazione.
Illustrazione a corredo = Cc0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain Dedication